Tutelare e aumentare la biodiversità è il risultato di una somma di scelte esatte. L’analisi dei suoli per conservare la fertilità, l’eliminazione dei concimi minerali a favore di quelli organici, il controllo biologico, la scelta di lasciare i filari a fiore. Oltre a questo, l’analisi del microbioma del suolo, l’utilizzo di sovesci specifici in base alla natura del suolo, l’agroforestazione con la piantumazione di aree ecologiche vicino al vigneto con biotipi autoctoni certificati. Come il corniolo, la rosa canina, il biancospino e il ligustro. Nulla è lasciato al caso: abbiamo alternato queste specie a dei vecchi cloni di varietà autoctone friulane di piante da frutto quasi dimenticate, come il perpetoral, la mel da canonica, il melo di cicigolis, e abbiamo piantato in base all’epoca di fioritura per ospitare e dare riparo e cibo a tutti gli insetti pronubi, come l’ape e tutti gli impollinatori. Così, oggi, i nostri vigneti hanno un’area ecologica e i fiori nascono anche tra filari. Un ambiente adatto ad ospitare la vita.
Dal 2016 Zorzettig ha aderito al protocollo SQNPI, e negli ultimi anni abbiamo installato delle infrastrutture ecologiche per la biodiversità specifica. Le piante sono state fornite dal vivaio del Corpo Forestale di Tarcento grazie alla partnership con l’ERSA, l’agenzia regionale per lo sviluppo rurale in Friuli.
L’azienda vinicola e il vigneto hanno aderito al progetto no profit Biodiversity Care. Sotto la visione del nostro consulente agronomo Antonio Noacco, con un team di colleghi e in collaborazione con l’Università di Udine, l’obiettivo è quello di aumentare la biodiversità in vigna e provare l’efficacia della lotta biologica attraverso l’aumento di insetti predatori e altri organismi utili in vigneto gestiti a sfalcio alternato.
Gli scarti di lavorazione sono gestiti con attenzione, implementando la raccolta differenziata e ordinata dei materiali provenienti dall’attività produttiva (raspi, vinacce, vetro, carta e cartone, legno, contenitori in plastica, ecc.) e la facile consegna presso i centri di raccolta-smaltimento e di riutilizzo.